21 Lug I primi passi della maison
La giornalista milanese Fiorella Galgano ha raccontato i primi passi della maison Mariella Gennarino in un articolo che qui riportiamo.
“Una giovane donna imprenditrice catanese dal cuore grande, ricca di sensibilità, cultura e fantasia. Così si può definire Mariella Gennarino, Stilista, naturalmente per scelta, d’Alta Moda per bambina, cerimonia e di abiti da sposa, bionda, profondi occhi verdi, modi di fare garbati, sorriso accattivante, nata sotto il segno dell’Acquario. Una scelta la sua derivata innanzitutto dalla grande passione che da sempre nutre per la cultura, l’arte ed il costume del ‘700 come dell’800. Prima approfondita con gli studi all’Accademia di Belle Arti, poi sviluppata attraverso le sue creazioni nell’atelier di via Monfalcone 6, a Catania, divenuto ormai il suo piccolo-grande regno. Un regno la cui conoscenza ha varcato i confini dell’isola per approdare in continente, nella capitale, e andare oltre. È di Mariella Gennarino il corredino del piccolo Antonio, primogenito di Isabel Russinova, le cui foto del battesimo sono apparse sulle pagine di molti rotocalchi rosa.
Ed è griffato Mariella Gennarino il corredino di Luisa di Savoia, figlia di Emanuele Filiberto e di Clotilde Coureau, ricco di “cuttunine siciliane”, come vengono chiamate le antiche coperte dell’ 800 ricamate ad uncinetto ed i teneri lenzuolini ricamati con tenui fili rosa insieme ai piccoli coprifasce e cuffiette in pizzo valenciennes.
Della stilista è anche l’abito da battesimo di Luisa, in organza color panna con delicati ricami ispirati al ‘700 siciliano, impreziositi da piccole perle di coralli di Sciacca, da sempre un porte-bonheur da accostare ai bimbi così come l’abito di Vittoria di Savoia per la cerimonia tenutasi in una piccola chiesetta di Gstaad, in Svizzera.
Ed è di questi giorni anche la notizia giunta dagli Emirati Arabi, relativa ad un ordine circa la creazione di un intero guardaroba da realizzare per la figlia neonata di un ricchissimo sceicco. Mentre, ed è ancora segretissima, la dolce e nobile attesa di una celebre principessa, che avrebbe già concordato con la Gennarino la linea del regale suo piccolo corredo. E se il passaparola è già inoltrato, dopo aver vestito per 28 anni i bimbi e le bambine della “Catania e della Sicilia bene”, l’angelica Mariella già premiata da Pippo Baudo con la “Giara d’Argento”, è la stilista dei rampolli di sangue blu.
I più importanti negozi italiani hanno già acquistato, garantendosi così l’esclusiva, parte degli abiti della collezione che è esposta anche nelle più belle vetrine dei negozi tra New York e Londra.
Entrando nell’atelier pour l’enfant che la Gennarino ha voluto chiamare “Vico dei Fiori Chiari”; ispirandosi ad una piccola strada di Brera, celebre quartiere milanese degli artisti, subito si percepisce l’atmosfera raffinata dell’autentica sartoria.
Dalla semplice camiciola del bebè, alla culla anche imperiale, dall’abito per il battesimo, al corredino, i vestiti da bimbo o da bambina per qualsiasi occasione più o meno importante. Tutto è couture. E il cruccio della stilista, che è quello di essere immediatamente copiata ad ogni sua esposizione, si frantuma. Poiché qualsiasi creazione griffata “Vico dei Fiori Chiari” è: “Alta Moda”, termine questo troppo spesso usato a sproposito, e che in realtà serve a distinguere o indicare solo modelli esclusivi, irripetibili, frutto di creazioni perfette, realizzate interamente a mano su misura da sarte espertissime.
Altro desiderio di Mariella Gennarino è quello di organizzare un’azienda famiglia per produrre collegialmente ottimi risultati, così come accade nei grandi atelier di Roma, Milano e di Parigi. Molte, le collaboratrici che lavorano a stretto contatto con lei, la quale sta puntando su alti orizzonti, prevedendo l’ampliamento della Maison con la creazione di nuovi posti di lavoro. Senza mai però per questo abbandonare la sua tradizionale ed eccellente soluzione sartoriale, ha già vinto la sfida lanciata nel settore per certi aspetti inedito dell’abbigliamento, come quello per debuttanti, creando splendidi vestiti per diciottenni chiamati in società.
Pizzi antichi, velluti anche sfumati dai colori tizianeschi, damaschi più o meno cangianti, decori e ricami ispirati alla natura ed ai preziosi tessuti di arredamento,che spesso rievocano l’aristocratica, soave eleganza di Sissi l’imperatrice. Oppure nuvole di organza, tulle, trine, fiocchi, merletti e taffettas che ricordano la dolcissima e tanto amata figura di Cenerentola al ballo. Ed è proprio a quest’ultima immagine che si ispira maggiormente la collezione per la prossima estate disegnata da Mariella Gennarino. Per una moderna, quanto rinnovata Cenerentola che pur mantenendo il suo aspetto romantico, molto si avvicina a quella più realistica del film di Andy Tenant, sempre ispirato alla celebre favola, recentemente presentato a Firenze in occasione della Biennale della moda. In cui i personaggi sono interpretati da attori reali come Drew Barrymore (Cenerentola), Angelica Houston (matrigna), Dougrey Scott (il Principe). Per questo film Ferragamo ha riprodotto la famosa scarpetta, mentre per la sua collezione Mariella Gennarino ne ha disegnata una, meravigliosa, la cui particolarità non è tanto dovuta alla preziosità e alla ricerca dei materiali, quanto al fatto che con un piccolo tacco essa potrà essere indossata dalle bambine a partire dai 2 anni.
È soddisfatta la giovane creatrice, che da tempo sognava il grande salto che infine è avvenuto con la nuova collezione di abiti da sposa, ispirata ai Gattopardi, confessa, “ho la fortuna di avvalermi della collaborazione di mio figlio Mario Narcisi, che dopo aver conseguito la Laurea in Economia e Commercio ed un master conseguito a Milano in Fashion e Technical Design, riveste la carica di Amministratore Delegato, ma sono anche consapevole delle grandi responsabilità che mi attendono”. Ma il suo spirito assolutamente libero, sappiamo la porta a rifiutare qualsiasi limitazione. Nulla comunque da oggi, come da sempre le sembrerà impossibile e, una volta deciso, Mariella Gennarino proseguirà il suo cammino verso le mete che si è prefissa con la tenacia che la distingue.”